4 domande ai nuovi consiglieri: Martina Inama

07 giugno 2024

4 domande ai nuovi consiglieri: Martina Inama

 

Settimana dopo settimana, stiamo conoscendo uno ad uno i componenti del nuovo direttivo. Oggi è la volta di Martina Inama, presidente della Pro Loco di Taio. La sua capacità di prefigurarsi le cose e di agire d'istinto è una dote davvero preziosa per chi fa volontariato.

 

Raccontaci di te e di come ti sei avvicinata al mondo del volontariato, non solo di quello delle Pro Loco

 

Sono Martina Inama, vivo a Dermulo. Sono sposata, ho una figlia e lavoro per un ente pubblico. Sono entrata nella Pro Loco di Taio nel 2016, di cui sono diventata presidente due anni dopo.

Cosa mi ha spinto a farlo? Ho sempre avuto il pallino di mettermi in gioco per gli altri.

 

 

 

Cosa delle tue competenze e di quello che hai imparato nella tua esperienza da volontaria pensi di poter mettere a frutto nell’avventura come consigliere di Federazione?

 

Mi piacerebbe mettere a frutto quello che ho imparato in questi anni di volontariato: il saper improvvisare e trovare soluzioni agli imprevisti.

Faccio un esempio: nel 2021, durante il periodo del Covid dove c'erano moltissime limitazioni nell'organizzazione degli eventi, abbiamo portato da Cervia il Festival degli Aquiloni, per regalare un momento di gioia alla nostra comunità. Una manifestazione bellissima, ma per noi completamente nuova, però con la quale abbiamo voluto sperimentare e reagire durante la pandemia. Di solito vado molto d’istinto e i volontari della mia Pro Loco mi seguono perché si fidano molto.

 

Inoltre, anche per il tipo di lavoro che faccio, riesco poi ad orientarmi abbastanza bene nella burocrazia. Vorrei che le difficoltà che a volte si possono trovare nel compilare la documentazione per un evento non frenassero i volontari, perché spesso le cose sono più semplici di quello che si pensa.  

 

Come vedi il futuro della Federazione per i prossimi 4 anni?

 

Mi auguro che le Pro Loco riescano a toccare con mano quello che la Federazione può offrire, perché è una risorsa preziosa. Ben vengano da parte dei volontari osservazioni e suggerimenti, che possono diventare uno stimolo per rispondere nel miglior modo possibile ai bisogni delle associate.

 

 

 

 

Cosa hai provato quando l’assemblea ti ha eletta?

 

Mi sono sentita orgogliosa di essere stata scelta! Spero di riuscire a gestire quello che questo ruolo comporta con la mia vita privata e di riuscire a dare a dare il massimo.  

 

 

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