A Meano, una mostra sui caseifici

La Pro Loco Cà Comuna del Meanese da anni ha la volontà di divulgare i trascorsi inerenti la storia della sua collina, incentrando le sue attività sulla salvaguardia delle memorie e testimonianze di episodi passati. Ogni anno, come Pro Loco, ci concentriamo su una tematica specifica importante e coinvolgente per la nostra comunità. Quest’anno abbiamo deciso di soffermarci sul tema della raccolta del latte e della lavorazione del formaggio. La curiosità su questo argomento è stata dettata dal recupero del materiale trovato nell’ ex caseificio di Cortesano e di alcuni oggetti  ritrovati presso il caseificio di Vigo Meano. Avendo quindi a disposizione tutto questo materiale, si è deciso di approfondirne la storia e la funzione .

 

Si sono occupate dell’indagine le ragazze del servizio civile – Valentina Delbianco e Giulia Falcin –  operanti nell’ambito del progetto della Pro Loco “ Meano: un contado ai bordi dell’urbanità”, terza edizione. Coronamento della ricerca è stata la mostra “I Caseifici di Cortesano e Vigo Meano” che ha permesso di  comprendere la storia di entrambi gli edifici (esposta in via permanente presso la sede della Pro Loco, presso Case Sardagna a Meano).

 

Dopo il recupero dei materiali presso l’ex caseificio di Cortesano, siamo riusciti a trovare la documentazione sulla costruzione e l’avvio del caseificio datato 1904. Successivamente, attraverso delle ipotesi e delle testimonianze orali, abbiamo scoperto che l’edificio fu attivo come caseificio vero e proprio fino alla seconda guerra mondiale, dopo di che proseguì la sua attività come latteria, gestita da Rina Casagranda, fino agli anni ‘80. Per questo motivo abbiamo intervistato la figlia di Rina Casagranda, Alberta Agostini, che ci ha raccontato episodi legati al lavoro della madre e spiegato come funzionava la raccolta del latte nello specifico nel paese di Cortesano. Abbiamo poi ampliato le ricerche sulla raccolta del latte negli altri paesi della collina, scoprendo che anche a Gazzadina vi era una sede per la raccolta, amministrata da Irma Franceschini fino agli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso e gestita poi da Valeria Stenico fino agli anni ‘70.

Proseguendo i nostri studi abbiamo scoperto che il latte prodotto nei vari sobborghi limitrofi veniva consegnato al caseificio di Vigo Meano.

Il caseificio di Vigo Meano ha conosciuto due sedi: la prima si trovava al fondo Mattivi, ed era un caseificio antico sullo stile di quello di Cortesano, con un parol (paiolo) sul fuoco per il formaggio, in cui lavorava come aiuto casaro Attilio Patton. Quest’ultimo fece il suo apprendistato al caseificio di Cortesano, poi frequentò il corso per casari a San Michele all’Adige per poter lavorare come casaro a Vigo.  La seconda sede venne edificata negli anni ‘50, con una costruzione più centrale e comoda per tutti gli abitanti , e la gestione venne concentrata nelle mani di Attilio Patton. Siamo riusciti a ricostruire la sua storia grazie ai suoi figli che ci hanno raccontato ed illustrato con foto la meticolosità del lavoro del padre, le cui attività coinvolgevano l’intera famiglia.

 

Tutto questo materiale di interviste e documenti è raccolto appunto all’interno della mostra “ I caseifici di Cortesano e Vigo Meano”. L’inaugurazione è avvenuta il 10 novembre 2019, durante la giornata del Ringraziamento, giorno in cui si “ringrazia” la stagione passata per la buona riuscita del raccolto. Questa manifestazione era molto importante all’epoca, ma ancora oggi è un evento significativo che riunisce la comunità di tutta la collina del meanese. L’evento viene tradizionalmente festeggiato in tre luoghi diversi: Meano, Vigo Meano e Gazzadina.

 

Anche quest’anno a Meano in piazza dell’Assunta si è svolta l’abituale benedizione dei mezzi agricoli. Finita la cerimonia religiosa i partecipanti si sono ritrovati a Case Sardagna per partecipare al banchetto offerto dall’associazione Agricoltori di Meano e dalla Pro Loco. Durante il rinfresco si è svolto un concerto di musica folkloristica realizzato da “I Musicisti del gruppo Albies Alba”.  L’evento è ben riuscito, la giornata è stata molto piacevole e sono stati numerosi gli abitanti incuriositi dall’esposizione che hanno ammirato i pannelli ed il documentario “memorie di latte e formaggio” curato da Valentina Delbianco con tutte le interviste delle persone coinvolte.  Una storia locale di duro lavoro e grande umanità.

 

Articolo a cura di Giulia Falcin, Servizio Civile presso la Pro Loco di Cà Comuna del Meanese.

 

 

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