La Pro Loco di Mezzolago rievoca il 10 agosto di 100 anni fa: il giorno in cui si parte per la guerra

10 agosto 2019

Il giorno in cui si parte per la guerra: è il 10 agosto di 100 anni fa. La Pro Loco di Mezzolago lo ricorda così.

 

Luglio 1914. Sui portoni delle chiese e delle gendarmerie del Trentino compare la Notificazione di Mobilizzazione con cui Sua Maestà l’Imperatore Francesco Giuseppe “si degna” di richiamare alla armi tutti gli uomini dai 20 ai 43 anni in vista di quella che secondo gli alti comandi austriaci sarebbe stata “la breve guerra” contro la Serbia.
La guerra non sarebbe stata né breve né solo contro la Serbia, come avrebbero scoperto di lì a poco; ma nel frattempo tutti i trentini richiamati alle armi iniziarono a confluire verso le caserme e i distretti dell’allora provincia imperiale del Tirolo in attesa di partire verso l’inferno della Galizia.


Accadde così anche in Valle di Ledro, estremo lembo meridionale dell’impero austroungarico, dove decine di giovani e meno giovani, compresi uomini di oltre quarant’anni con mogli e figli, si trovarono da un giorno all’altro a dover lasciare la valle per dirigersi chi verso il distretto di Tione, chi verso quello di Riva.
Era il 10 agosto 1914 quando uscirono dalle loro case, qualcuno per non farvi più ritorno.


E proprio per ricordare quel tragico anniversario di 100 anni fa la Pro Loco di Mezzolago ha dato vita, domenica 10 agosto, ad una rievocazione storica che ha riproposto a giovani e meno giovani, ledrensi e turisti, la vita del paese in quella giornata fino al momento della partenza.
Una rievocazione minuziosa, che ha visto coinvolte tutte le famiglie di Mezzolago che per settimane si sono adoperate nella preparazione di abiti, materiali e abitazioni così com’erano un tempo. Per oltre due ore le vie del centro storico di Mezzolago hanno riproposto l’atmosfera del secolo scorso con gli artigiani impegnati nella fabbricazione delle bròche, le donne intente a filare la lana e a cucire tessuti, gli uomini dediti ai lavori nei campi.

 

 Il tutto grazie anche alla partecipazione dei componenti della Filodrammatica ledrense e i rievocatori in armi dell’Associazione IV Novembre di Schio.
Ad aggiungere al tutto un tocco scenografico dal grande significato storico, la riapertura da parte dell’attuale proprietaria, Maria Buffoli, della villa appartenuta all’epoca al generale austriaco Rochat, nella quale aveva soggiornato anche l’Arciduca Francesco Ferdinando prima dell’assassinio di Sarajevo. Nel grande parco della villa sono così ricomparsi ufficiali austriaci e dame della buona borghesia così da ricreare davvero l’atmosfera di quelle giornate.


Infine la rievocazione vera e propria, con capo comune, messo, capo della gendarmeria a passare casa per casa convocando i richiamati per consegnar loro l’ordine di partenza.
Il mesto corteo, accompagnato dalle famiglie e dai militari in armi, si è poi avviato verso la chiesa dove il parroco – anch’esso per l’occasione con gli abiti del tempo – ha elargito l’ultima benedizione prima che imboccassero la vecchia strada che portava a Riva del Garda, dove li avrebbero attesi i treni per il fronte.

 

Dario Colombo, pro loco Mezzolago

 

da Centopaesi #3 2014

categorie di questo articolo: