4 chiacchere con… Giusi Depaoli – Pro Loco Cà comuna

13 marzo 2019

Prendiamo un compendio, cioè un insieme di edifici e terreno agricolo; prendiamo un gruppo di volontari specializzati in agraria e con la passione per l’ambiente; prendiamo poi una zona di Trento, in collina, che ha vissuto una forte urbanizzazione negli ultimi anni.  E’ con questi presupposti che nasce nel 2013 la Pro Loco Cà Comuna, operativa nel paese di Meano.  Una Pro Loco sui generis, che ha fatto della valorizzazione del paesaggio, della tutela e della trasformazione responsabile del territorio il proprio segno distintivo.  Dalla Federazione seguiamo sempre con molto interesse le numerose proposte che arrivano da questa Pro Loco, ma per questo numero di Centopaesi abbiamo deciso di incontrarli per farci spiegare da loro che cosa c’è alla base della loro Pro Loco.
Quando incontro Giusi in ufficio mi è subito chiaro quale sia il motore di una Pro Loco così attiva: il suo entusiasmo, che immagino accomuni anche tutti i suoi collaboratori. Perché lo scopo che lei e il suo gruppo si sono posti non è dei più semplici da raggiungere:

 

“Il nostro obiettivo è tutelare la vocazione agricola del meanese a fronte della sua recente urbanizzazione.  Valorizzare e conservare il nostro territorio. Riappropriarci dei saperi dell’agricoltura tradizionale”.

Ma come si mette in pratica un progetto così ambizioso? In primo luogo con una azione concreta e di grande impatto.

 

“Avevamo in testa questa idea: riqualificare il terreno sopra la villa della Fondazione Salvadori Zanatta, che era completamente ricoperto da bosco, per farlo tornare terreno agricolo”. Un lavoro lungo, ma che con l’aiuto dei tanti volontari della Pro Loco mostra oggi i suoi frutti: è diventato infatti un orto, coltivato interamente dalla Pro Loco e dai tanti simpatizzanti che ogni venerdì pomeriggio, nella bella stagione, si trovano lì per fare i tanti lavori di manutenzione che la terra richiede. L’orto è diventato un punto di aggregazione per i nostri tanti collaboratori. E soprattutto, è diventato un laboratorio didattico: abbiamo proposto delle attività didattiche per le scuole primarie e collaboriamo con gli studenti dell’Istituto San Michele. Abbiamo la fortuna di poter contare su dei soci specializzati, che mettono la loro competenza e passione al servizio del nostro progetto”.

 

Ma l’orto, in crescita ogni anno, non è l’unico tassello di questo progetto così complesso e sfaccettato: sono infatti molte le azioni messe in campo dalla Pro Loco per far conoscere al pubblico gli importanti temi della sostenibilità, del riuso, della preservazione del territorio e dell’agricoltura tradizionale.  Dalla Collina dell’arte (20 settembre 2014), appuntamento di valorizzazione della collina di Meano attraverso diverse forme artistiche e laboratori; ai seguitissimi corsi tenuti dai soci della Pro Loco, tra cui un particolare corso sulla costruzione e conservazione dei muri a secco e uno sulla coltivazione dell’orto. Fino all’evento “Giornata del paesaggio”, in programma per il prossimo 21 settembre, che, in collaborazione con l’Ecomuseo dell’Argentario e STEP, si proporrà come momento di divulgazione e del lavoro fatto e di riflessione su quanto realizzato finora.
Interventi diretti per preservare l’ambiente, formazione ed educazione ambientale per il pubblico (tra l’altro sempre più numeroso, proveniente non solo da Meano ma anche dalle zone limitrofe e da Trento per seguire i corsi e le attività proposte), un orto e un vigneto biologico da gestire. Ce n’è di carne al fuoco!“Sì, il progetto è ampio, ma la nostra forza sta nel riuscire a trasmettere il valore di quello che stiamo facendo. E questo è possibile solo grazie all’entusiasmo e alle capacità di chi lavora con noi”.


Al termine della nostra chiacchierata, alla luce dei progetti che Giusi mi ha presentato, degli obiettivi raggiunti e quelli che, insieme con il suo gruppo, ha in mente, della determinazione con cui la sua Pro Loco percorre una strada che non è semplice, una cosa è chiara: chi fa parte di una Pro Loco ha davvero in mano moltissime possibilità. Sta ai singoli decidere se far volare la propria Pro Loco in alto o meno. Ed impegnarsi per incidere sulla società, contribuendo a creare una cittadinanza più responsabile nei confronti dell’ambiente, è forse uno degli scopi più nobili che una Pro Loco possa darsi.

 

da Centopaesi #2 2014, Oriana Bosco

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Il nostro personaggio di oggi è... Giusi!
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