Pro Loco di Darzo, lievito della sua comunità
Pro Loco di Darzo, lievito della sua comunità
I 60 anni della Pro Loco di Darzo: per costruire una comunità viva
La Pro Loco di Darzo è nata nel 1963, promotrice di un gruppo di persone che voleva veder fiorire il suo territorio. Nelle scorse settimane è ricorso il 60^ anniversario della sua fondazione, ricorrenza che è stata celebrata con una grande festa.
Vari direttivi e vari presidenti si sono succeduti nel corso del tempo. Qual è il filo rosso dei 60 anni di questa associazione?
Ce lo siamo fatto raccontare da chi la Pro Loco la conosce bene.
Emanuele Armani, per 15 anni in Pro Loco, in cui ha rivestito sia il ruolo di consigliere che quello di presidente.
“La Pro Loco di Darzo ha sempre saputo guardare oltre. Per esempio Darzo, grazie al lavoro di questi volontari, è stato tra i primi paesi in Trentino ad avere un centro polifunzionale. Si tratta di una struttura all’avanguardia che nel corso del tempo è diventata il cuore della vita sportiva e culturale locale”.
Manuela Beltrami, attuale presidente della Pro Loco di Darzo aggiunge: “Il paese è molto attivo nel volontariato e nella socialità. Nel corso degli anni, dalla “costola” della Pro Loco sono nati vari gruppi sportivi e l’APS Miniere Darzo, che si occupa della valorizzazione delle storiche miniere di barite. Tutto ciò ha creato coesione tra le associazioni: cerchiamo sempre di collaborare e di essere presenti agli eventi organizzati dagli altri”.
Lungimiranza e collaborazione sembrano aver caratterizzato i primi 60 anni di vita dell’associazione. Ci sono altri ingredienti che l’hanno portata ad essere quello che è adesso?
Prosegue Emanuele Armani: “La Pro Loco ha saputo ascoltare il suo territorio diventando incubatore del cambiamento. Il territorio di Darzo ha alle spalle una storia importante legata all’attività mineraria.
La Pro Loco ha raccolto questa eredità “costruendoci attorno” un progetto di conoscenza e valorizzazione.
Tra 2006 e 2008, grazie al sostegno finanziario della comunità abbiamo realizzato le prime attività, tre murales a tema, ora diventati un’attrazione turistica. Abbiamo poi raccolto le testimonianze dei minatori e delle loro famiglie, iniziando contemporaneamente a riflettere sul futuro stesso del progetto. Ed è questa la cosa più interessante. Lo abbiamo fatto con un processo partecipato con la comunità, in cui ciascuno ha potuto dire la sua.
Come possiamo riassumere in poche parole questo lungo percorso?
Ancora Emanuele Armani: “La Pro Loco ha iniziato il suo percorso con l’allestire le fioriere in paese per arrivare, negli ultimi anni, a farsi promotrice di progettualità condivise.
Cosa unisce tutte le azioni di questi 60 anni?
Prendersi cura del paese con le relazioni, che siano le sagre storiche, i progetti, il darsi da fare per gli altri. La Pro Loco è soprattutto una scuola in cui si impara a occuparsi del bene comune”.
60 anni così meritano sicuramente grandi festeggiamenti.
Ci racconta Manuela Beltrami: “Abbiamo organizzato tre giorni di festa con la prima serata contrassegnata dallo spettacolo teatrale omaggio ai 60 anni della Pro Loco. Sabato e domenica abbiamo avuto un susseguirsi di sfide sportive, momenti di degustazione, animazione per bambini e la domenica mattina la Santa Messa con la processione per le vie del paese. E’ stato bello vedere così tanta gente, che è diventata la vera protagonista del nostro compleanno. Abbiamo respirato aria di comunità”.
“Ci è sembrato importante mantenere un occhio di riguardo per le nuove generazioni. Come facciamo sempre, anche in quest’occasione abbiamo cercato di trasmettere curiosità ai bimbi, per farli avvicinare al nostro mondo di volontari.”
Passato, presente e futuro sono saldamente intrecciati nelle parole della presidente Manuela Beltrami.
“Stiamo costruendo il presente della Pro Loco con un gruppo il più unito possibile. Vogliamo che ci sia una bella atmosfera per poter lavorare sempre meglio. E’ dalla passione per quello che si fa che si ottengono i risultati migliori”.
E il futuro?
Manuela Beltrami: “Spero che il volontariato ritorni sempre più “di moda” perché ci sembra che attualmente sia un valore poco sentito. Certo, organizzare una festa è sicuramente stancante, ma vuoi mettere la gioia di vedere il paese vivo con la gente che si diverte e si mette in gioco?
Sono i piccoli gesti quelli da cui si riceve tanto. Portare lo spiedo della sagra a una signora anziana che non si può muovere e che poi ti ringrazia con il sorriso… non ha prezzo!”
Pro Loco di Darzo: scuola di vita e lievito della sua comunità.