Il valore invisibile del volontariato
Solo quello che si può quantificare ha davvero valore?
E allora come possiamo far valere quello che noi Pro Loco facciamo ogni giorno?
Ci propone una sua riflessione su questo tema, che interessa in pieno le Pro Loco, la nostra consigliera Claudia Lenarduzzi
Oggi faccio una riflessione indossando il cappello di Consigliera della Federazione delle Pro Loco Trentine, ruolo che ricopro già da più di tre anni, anche se non mi sembra vero (tre anni per me intensi, di messa in discussione e di sorprendente crescita), perché sono volati.
Giorni fa leggevo sul Corriere della sera che "La cultura in Italia dà lavoro a quasi un milione e mezzo di persone", attestandosi a quasi il 6% dell'occupazione totale.
Mi son detta: questo quadro non è completo.
Non metto in dubbio i dati. Ma mi chiedo, sapendo di fare una domanda retorica, se la cultura possa essere tutta qui. Mi chiedo anche se solo ciò che può essere misurato/quantificato produca valore.
Ovviamente, la risposta è no alla prima e no alla seconda.
In una società in cui tutto quello che non è quantificabile non esiste, c’è un mare di persone che dimostrano che non è tutto qui, che ci sono forze invisibili che ci muovono e che non per questo sono meno importanti (chi metterebbe in dubbio la forza dell’amore di una mamma, o del senso di appartenenza a un luogo).
Esiste un movimento, che è quello delle Pro Loco che produce cultura immateriale di indubbio valore, ma che è difficile da misurare e, a dire il vero, avrebbe anche poco senso misurare.
Però non per questo vale di meno.
Anzi spesso Le Pro Loco diventano dei motori per le comunità, le mantengono vive e consentono che ciò che possiedono di prezioso non vada perso.
Penso a tutto quello che fanno i nostri volontari, agli investimenti personali fatti in termini di energia e di rinnovato entusiasmo, a tutte quelle persone che grazie al loro impegno attivano sinergie. Non tutto può essere messo "in vetrina", ma non per questo non esiste o non produce un valore per la collettività.
Ecco cosa amo fare in Federazione: dare voce e concretezza a questo “valore invisibile”.
Ma questo lo possono fare anche i volontari in prima persona, chi partecipa agli eventi, le Pro Loco stesse e le organizzazioni che le rappresentano, perché è attraverso le loro esperienze che tutto ciò diventa tangibile e reale.
Da grande amante de "Il piccolo principe" non trovo parole migliori per concludere, se non quelle di Antoine de Saint-Exupéry: "L'essentiel est invisible pour les yeux".
Di mio aggiungo: ci vuole cuore per dare valore ed è quello che fanno i nostri volontari.