Le ragazze delle Pro Loco: il racconto
In occasione dell'evento "Le ragazze delle Pro Loco", le volontarie di molte Pro Loco trentine si sono interrogate sul tema della leadership femminile
"Credersi diverse e scoprirsi simili", "Una linea comune che ci unisce", "Insieme possiamo crescere": sono solo alcune delle riflessioni emerse al termine dell'aperitivo formativo Le ragazze delle Pro Loco, organizzato dalla Federazione Pro Loco in occasione dell'8 marzo. Un modo per mettere in contatto donne diverse, dalle giovanissime appena entrate in Pro Loco, alle volontarie piene di esperienza, e per far emergere temi significativi come cosa significa per me prendermi cura del mio luogo, come mi esprimo nel contesto pubblico e in quello privato, quale è il modello di potere a cui mi ispiro.
E così, tra uno spritz e un tramezzino, le partecipanti si sono tuffate nei tavoli tematici, dove tra giochi, mappe da disegnare, scarpiere da riempire e oggetti da reinterpretare, ognuna ha potuto tirare fuori un pezzetto della sua visione del suo ruolo di donna in Pro Loco.
4 i temi affrontati nei diversi tavoli:
- le modalità con cui il femminile si confronta per agire
- il potere declinato al femminile
- il femminile per il benessere e la qualità della vita
- la presenza del femminile tra pubblico e privato
Moltissime le suggestioni che sono emerse, interessanti per futuri approfondimenti in altre modalità (a cui stiamo già pensando ;)).
Tra questi, ci ha colpito il fatto che molte affermano di vivere il loro contributo in Pro Loco come una missione: da compiere anche con le braccia, non solo con la testa! La forza infatti è una delle caratteristiche del potere per le ragazze, intesa nel senso di capacità di decidere e di farsi carico delle responsabilità.
Un altro tratto dell'azione nelle Pro Loco è legato alle competenze: ci facciamo sentire, ma non "alzando la voce", quanto piuttosto facendo valere le nostre competenze specifiche su un determinato argomento.
Molte vivono la Pro Loco come un naturale prolungamento della famiglia, da accudire, da sfamare (letteralmente!) e da ... far rigare dritta! Altre invece come un luogo di scambio e confronto alla pari, in cui le dinamiche di potere non si instaurano tanto tra uomini e donne, quanto tra generazioni.
Il tema dell'interscambio generazionale è uno di quelli che si è fatto più sentire, con l'accordo di tutte sul fatto che sia importantissimo per la buona salute dell'associazione, ma che allo stesso tempo sia difficile da realizzare. Da una parte si dice che le giovani generazioni sono difficili da coinvolgere, dall'altra i giovani dicono di non avere spazio. Chi avrà ragione? La questione è ancora aperta!
Molto interessante, collegata a questo tema, anche la riflessione sul tema del cambiamento e sull'innovazione: tante notano come, mentre la componente maschile ha la tendenza al mantenimento delle azioni che funzionano in modo ripetuto e immutabile, la componente femminile tende sempre al miglioramento, aggiungendo anche la curiosità di inserire piccole innovazioni per rendere le attività sempre un pò diverse rispetto alle precedenti.
Le diverse idee emerse e i tanti spunti lasciati aperti ci hanno davvero stupito e ci hanno fatto venire voglia di dedicare loro un'altra occasione, ma non vogliamo ancora spoilerarvi nulla! Vi terremo aggiornati!