Le Storie dei collaboratori: Manuel D'Elia

21 febbraio 2024

Avevo già sentito parlare delle misure di conciliazione famiglia-lavoro, ma non avevo mai approfondito questo tema e quando, nel novembre 2018, ho iniziato a lavorare con la Federazione Trentina delle Pro loco ho potuto conoscere meglio l’argomento, perché queste misure erano già attive grazie alla certificazione Family Audit. Le ho accolte in maniera positiva perché sono comodità di cui non godevo nel mio precedente impiego.

Anche se questa realtà dava attenzione alla conciliazione, tuttavia non aveva codificato alcuna misura, invece, potersi riferire a una certificazione scritta e normata con la consapevolezza che riguarda qualcosa di cui si ha diritto, è un notevole passo avanti. Tra le misure di flessibilità nell’organizzazione del mio lavoro quelle più importanti per me sono sicuramente la banca ore e la flessibilità nell’orario di lavoro. Non ho figli, ma ho tre cani e posso aver bisogno di entrare al lavoro un po' più tardi perché devo portare un cane o i cani dal veterinario.

Avere una flessibilità di orario autonoma è un’ottima opportunità, perché se mi servono due ore per poter sbrigare delle faccende personali so che le posso prendere per poi recuperarle, infatti dispongo di un’ora di flessibilità in entrata e di un’ora in uscita. Poi non sono obbligato a recuperare le ore immediatamente, ma posso farlo nel corso del mese.

 

 

Secondo lei il Family Audit ha migliorato il clima di lavoro, i rapporti fra colleghi e la produttività aziendale, quindi il benessere lavorativo?

Penso di sì, sono arrivato in un momento in cui il clima era già cambiato a giudicare dal sentiment interno e, quindi, penso proprio di sì, anche se non so come fosse prima. Sul piano personale sono meno sotto pressione, perché ho un’autonomia di gestione del mio orario di lavoro con margini di manovra più ampi. Se so che oggi mi serve un’ora per tornare a casa e portare fuori i cani e che la mia compagna non può nel pomeriggio, perché insegna e ha dei corsi di formazione, in un ambiente in cui si è vincolati a determinati orari sarebbe impossibile godere in tranquillità e prendersi cura di questi compagni di vita a quattro zampe. In modo analogo avere la possibilità di accedere, negli ambienti della sede di lavoro, ad uno spazio di cottura con tavolo e delle sedie, dove, in pausa pranzo, ci si può fermare senza dover uscire per andare in qualche locale mangiare è una bella opportunità. E questa è una delle tante azioni promosse dal Piano Family Audit.

Non sono un esperto in materia di lavoro, ma è ampiamente dimostrato e, pertanto, noto che si lavora meglio dove ci si sente a proprio agio. Trovare un ambiente sereno in ufficio, cosa che il Family Audit ha contribuito a concretizzare, aumenta la motivazione a rendere di più e meglio sul lavoro. 

      

Manuel D'Elia –  Vice Direttore

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