Lo sport che accoglie

05 agosto 2024

Lo sport che accoglie

 

di Francesco Mazzola

 

 

Il mondo delle Pro Loco è generalmente collegato all’organizzazione di eventi di carattere locale, tramite i quali i volontari si impegnano per far conoscere la propria realtà territoriale promuovendo gli aspetti positivi del proprio territorio e contribuendo ad accrescere, in questo modo, il benessere della comunità.

 

Quest’ultimo aspetto passa tra le altre cose dal garantire pari opportunità a persone affette da disabilità, per le quali le normali attività quotidiane possono rappresentare delle vere e proprie difficoltà. Oltre alle associazioni che si occupano di questo come loro missione, anche le Pro Loco spesso si prendono a cuore questa tematica, proprio nell’ottica di costruire un benessere diffuso per tutti i loro compaesani.

 

In questo senso, lo sport può essere un utile strumento: abbandonando il lato agonistico, e dando rilievo alla parte più genuina dello sport, si crea la possibilità di offrire alle persone disabili delle opportunità per vivere esperienze altrimenti loro precluse. Lo sport, quindi, così come le attività ricreative in generale, se osservate da questo punto di vista, possono essere una fonte di inclusione sociale, in grado di coinvolgere chiunque.

 

 

Progetto "Inclusività sulla Via Claudia Augusta" della Pro Loco ca’ Comuna del Meanese

 

Creare occasioni di questo tipo è più facile quando si formano sinergie tra associazioni che si occupano di questo nello specifico ed altre realtà locali, come le Pro Loco. E’ quanto ha fatto, ad esempio, la Pro Loco di Bolbeno: l’inverno scorso ha accolto la proposta dell’associazione “Amici del Paolin” di proporre dei corsi di sci rivolti a persone disabili. Lo svolgimento di queste attività è stato reso possibile grazie a delle apposite attrezzature messe a disposizione dall’associazione stessa. Un’attività virtuosa, il cui obiettivo non è certamente il ritorno economico ma dare una possibilità a chi non la aveva di praticare questo sport.

 

Un altro caso è quello della Pro Loco ca’ Comuna del Meanese, che, grazie alla collaborazione con l’associazione ANFFAS, ha potuto realizzare il progetto “Inclusività sulla Via Claudia Augusta”. Si è trattato, in questo caso, di un’escursione a scopo ricreativo, che ha permesso alle persone con disabilità di apprezzare una passeggiata immergendosi nella storia accompagnati da una guida e dai volontari della Pro Loco.

 

Questi sono solo alcuni esempi dell’esito positivo che possono produrre le sinergie tra realtà diverse che nascono con motivazioni differenti, per poi fondersi nel tentativo di perseguire un obiettivo comune: ascoltare i bisogni di tutti e provare a costruire una società in cui chi è meno fortunato non sia per questo privato di esperienze positive sul suo territorio.

 

 

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