Priorità all'organizzazione del lavoro

22 gennaio 2024

Tra gli obiettivi manageriali che ci hanno convinto ad aderire alla seconda sperimentazione nazionale dello standard Family Audit c’è stata innanzitutto l’esigenza di individuare una politica di gestione del personale.

Nel 2015 Federazione ha raddoppiato il suo organico passando da tre a sei collaboratori, ai quali successivamente si è aggiunta un’altra unità.
Attuando servizi per il volontariato era necessario valorizzare la flessibilità organizzativa per migliorare il servizio, tutelando allo stesso tempo la qualità della vita dei lavoratori e la possibilità avere anche momenti workfree in ottica di balance. Non solo, era anche necessario attivare un processo di qualificazione continua dei lavoratori, perché questo settore deve oggi affrontare continui adeguamenti e gli stessi erano affidati più all’iniziativa dei lavoratori che alla programmazione dell’ente. In ultima analisi, solo per ordine e non per importanza, va considerato che la questione di genere è importante in un lavoro che vede nell’accompagnamento e nella consulenza alle associazioni Pro Loco il suo nucleo principale. Precedentemente le donne venivano selezionate solo per funzioni di informazione e segreteria, nessuna occupava ruoli intermedi o apicali e la dimensione di competenza di genere rimaneva in secondo piano.

 

 

Il Family Audit è stato un percorso di valorizzazione di queste competenze che ha portato ad una qualificazione dei servizi. Il processo di certificazione all’interno dell’organizzazione è stato accolto favorevolmente. La valorizzazione delle pari opportunità è stata attuata con l’attribuzione di incarichi di responsabilità e relativi trattamenti contrattuali, attribuiti per competenza e non più per automatismi di genere o anzianità. La comprensione dell’effettiva valenza delle nuove misure è stata progressivamente accolta quando le persone hanno potuto trovare beneficio nelle azioni che prevedono un’attenzione al ciclo di vita dei lavoratori. L’organizzazione del lavoro è stata l’area prioritaria di intervento selezionata per creare, promuovere e migliorare il benessere personale e familiare nella fase preliminare del processo dell’Audit. Infatti il nostro Piano di attività è stato incentrato proprio su questo macro ambito per ottenere, attraverso autonomia e flessibilità, la qualificazione del servizio e la riduzione di procedure dispendiose di autorizzazione/concessione di permessi per motivi personali o per carichi di cura. Uno dei risultati evidenti dopo l’attuazione del Piano di attività è stato l’avvio di un processo di gestione delle risorse umane confacente alla tipologia di servizio proposto, caratterizzato da flessibilità e dalla necessità di operare in orari personalizzati. Le opzioni di proseguimento riguardano la necessità di dare una forma più riconoscibile alle modalità intraprese, in termini di obiettivi dell’organizzazione e di valutazione del loro raggiungimento.


Lo standard, poi, ha portato ad affrontare tematiche nuove e a confrontarsi su questioni non ancora valutati del tutto in modo diretto ed approfondito. L’operazione di ascolto delle persone è stata fatta perciò in modo più articolato e questo ha creato confronto, condivisione e qualche volta anche divergenze costruttive che, a loro volta, hanno comportato la messa a terra di nuove visioni e soluzioni innovative rispetto alla precedenteprassi, con evidenti benefici sia per l'azienda che per i lavoratori. Sono assolutamente convinto che il benessere personale dei collaboratori si sia trasformato in migliori risultati anche per l’azienda.

 

Ivo Povinelli – Direttore

 

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