Questione femminile. Quello che possiamo fare

08 agosto 2023

La questione della violenza di genere ci riguarda tutti.

Anche noi Pro Loco possiamo fare qualcosa 
 

Una donna picchiata a morte da un passante, un’altra colpita con un’accetta davanti a casa, sono solo le ultime delle molte, troppe notizie alle quali siamo quasi “abituati” e per le quali come sappiamo c’è un termine specifico: “femminicidio”. Come se uccidere una donna fosse in qualche modo diverso che uccidere un uomo, un anziano, un giovane.

Non possiamo far finta di niente, dobbiamo essere consapevoli del fatto che la nostra società ha un problema con il suo lato femminile.

 

Ma noi, come associazioni, cosa possiamo farci? In realtà possiamo fare molto.

 

Certamente su una questione tanto grave e tanto complessa le prime tenute a fare qualcosa sono le istituzioni, ma la complessità del tema e delle sue implicazioni coinvolge inevitabilmente tutta la Società. Le associazioni possono occupare una parte molto importante, e talvolta lo fanno senza nemmeno rendersene conto, nel dare attenzione ed esempi di educazione.

Se ci pensiamo, infatti, la partecipazione attiva è la prima forma di prevenzione verso la violenza di genere. Noi Pro Loco siamo, come spesso si dice, le realtà più vicine alla gente, facciamo uscire i cittadini dall’anonimato e li trasformano in persone con un nome, un carattere, riconosciamo talenti da usare al servizio della comunità, diamo la possibilità di esprimersi al meglio. Da questa posizione possiamo vedere i fenomeni prima che accadano, capire le situazioni che non vanno: diventiamo in qualche modo attenti alla sicurezza dei nostri vicini, ma allo stesso tempo siamo noi stessi i primi a essere tutelati.

 

L’azione positiva delle associazioni si realizza però anche a livello più ampio, come cambiamento culturale generale.

 

Dopo la scuola e la famiglia, infatti, l’associazionismo è la sfera in cui si forma la nostra socialità, dove fin da giovani prendiamo i modelli comportamentali che dal singolo diventeranno modelli sociali e culturali collettivi. Spesso sottovalutiamo il nostro ruolo di Pro Loco in questo senso. Se le associazioni sono ambienti sani, dove c’è rispetto per tutti, dove le donne vengono valorizzate, dove i ruoli vengono riconosciuti dalla capacità, dall’ impegno, dal rispetto, ecco che allora nel nostro piccolo stiamo facendo un servizio a tutta la nostra società, stiamo combattendo quella forma di patriarcato che ha causato tanti danni, non solo alle donne, ma a tutti noi.

Associazioni come le Pro Loco, lo dimostrano i dati, sono sempre più luoghi di inclusione, di realizzazione per le donne, che trovano nel nostro mondo una realtà in cui poter esprimere liberamente la creatività, la capacità di sostenere ruoli ed impegni che non sempre le vengono riconosciuti, dove la capacità di cura e attenzione all’altro possono fiorire e dare frutto. Continuiamo su questa strada, sentiamoci modello per le generazioni future, costruiamo la società che vorremmo a partire dal nostro piccolo gruppo.

 

Sarà solo una goccia, ma farà la differenza.

 

(Immagine: Palio Raglio, Cembra 2023)

 

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