Una seconda casa per tutti
Una seconda casa per tutti
La Pro Loco di Bellamonte, nel Comune di Predazzo, ha trovato la sua ricetta per rendere il paese una seconda casa, in cui tutti si sentano accolti. Ecco cosa ci hanno raccontato i suoi volontari.
Bellamonte è una frazione di 200 abitanti del Comune di Predazzo, con tante strutture ricettive e seconde case, in un territorio che vive due stagioni: quella in cui arrivano i turisti e quella in cui non ci sono.
La locale Pro Loco svolge qui la sua attività dal 2007. Il direttivo in carica, 7 volontari con un’età media di 40 anni, è coordinato dalla presidente Cinzia Volcan, che 5 anni fa ha accettato l’incarico, spinta dall’amore verso il suo paese e dalla tradizione familiare, con il papà che è stato tra i fondatori dell’associazione.
Ci siamo fatti raccontare la sua esperienza, che “parla” di energia spesa per rendere più viva la comunità e di tenacia, che fa andare dritti verso l’obiettivo.
La tua Pro Loco lavora in un territorio dalla forte vocazione turistica, con buona parte della comunità impegnata nell’accoglienza dei turisti. Quali spazi vi siete ritagliati voi volontari in un contesto così fortemente orientato all’esterno della comunità?
La nostra attività fiorisce soprattutto in estate. Tra luglio e settembre organizziamo 3 eventi a settimana, dalle merende sull’erba per i bambini, agli appuntamenti serali con la musica dal vivo e i cori di montagna, fino agli incontri culturali in collaborazione con il Museo Geologico di Predazzo e il Parco Naturale di Paneveggio.
La festa più impegnativa per noi è la “Vita in baita”, con il pranzo alpino, la musica tipica e le rievocazioni dei vecchi mestieri: dalle signore che fanno il tombolo, agli scultori e agli artigiani che realizzano i denti del rastrello o le stelle alpine in legno. Vogliamo far vivere ai turisti il nostro territorio in modo piacevole, puntando sulla scoperta delle sue tipicità, dalla cucina, alla musica, ai lavori tradizionali.
E’ un impegno davvero notevole organizzare così tanti appuntamenti! Quali strategie avete messo in campo per riuscire a gestire al meglio tutto questo carico di lavoro?
Dal punto di vista dell’attrezzatura siamo autonomi al 100%, disponendo di un nostro tendone per le feste e tutto il necessario per la cucina.
A livello logistico nel corso degli anni abbiamo costruito una bella sinergia con le altre realtà di volontariato locale. Durante la stagione estiva possiamo contare sul supporto di almeno 50 volontari, riuscendo così a essere più efficienti e a rispondere al meglio a tutte le esigenze che comporta l’organizzazione di un calendario così fitto di impegni.
Abbiamo allacciato una stretta collaborazione con il CLM - Comitato Manifestazioni Locali di Predazzo, nel quale è presente anche un nostro rappresentante. Lavoriamo a una programmazione concordata degli eventi per evitare sovrapposizioni, ci scambiamo i contatti degli artisti che chiamiamo per le nostre feste e promuoviamo reciprocamente le nostre attività.
Come è la risposta in termini di partecipazione ai vostri eventi?
I turisti che trascorrono le ferie nelle strutture ricettive del paese partecipano molto volentieri alle nostre iniziative, le considerano un appuntamento da non perdere.
Facciamo invece un po’ più fatica a coinvolgere i locali ma siamo consapevoli che la costruzione del rapporto di fiducia con la comunità richiede tempo ed energie. Una tappa importante di questo processo, che ci rende particolarmente orgogliosi è l’aver contribuito all’organizzazione del mercatino solidale per raccogliere fondi per la ristrutturazione della chiesa di Santa Maria della Neve a Bellamonte. Grazie alle abili mani delle signore che hanno realizzato i lavoretti e all’aiuto di tanti volontari, l’iniziativa ha avuto un bel successo.
Ogni anno a Natale poi ci piace dedicare un evento speciale ai bambini. Babbo Natale passa per le strade del paese e distribuisce dolcetti e piccoli doni ai bimbi che incontra. Questo è un momento di gioia che regaliamo volentieri alla comunità.
Complimenti per come siete riusciti a costruire una rete di collaborazione e un approccio organizzativo così efficace per la gestione della vostra attività di Pro Loco. Ma cosa significa per il tuo gruppo fare Pro Loco?
Fare Pro Loco è impegnativo è inutile negarlo.
Lo si fa per tenere vivo il proprio paese e perché dà tanta soddisfazione vedere che le persone partecipano volentieri a ciò che organizzi. L’attività del volontario non deve essere vista come un secondo lavoro ma come una cosa positiva, che regala qualcosa di bello alla propria vita.
Per il futuro spero che si mettano in gioco i giovani, che portino nuovi stimoli e idee all’interno dell’associazione. Una ventata di novità sarebbe davvero una bella spinta per il nostro gruppo.
Da anni la Pro Loco di Bellamonte sta cercando di rendere il suo paese un posto in cui ognuno si senta accolto. I suoi volontari sono il collante tra chi ama questa realtà così tanto da viverci e tra chi la sceglie solo per qualche giorno all’anno, ma che ci è così affezionato da tornarci più volte.
Un luogo che così diventa una seconda casa, per tutti.
Ph: Claudia Varesco, Pro Loco Bellamonte