Il futuro è nel presente: il Servizio Civile di Franco

di Franco Capelli, in servizio civile dal 1 novembre 2016 presso il Museo della guerra bianca adamellina di Spiazzo Rendena
Sempre più all’interno della società contemporanea le nuove tecnologie stanno divenendo elemento essenziale per vivere e conoscere la realtà in modo approfondito e in modo particolare nel mondo della comunicazione e del turismo occorre comprendere che l’uso delle ICT (Information and Communication Technology) è il futuro nel presente, intendendo che deve essere uno dei cardini sul quale puntare per uno sviluppo di promozione efficiente.
Sono partito da questo tipo di pensiero nella generazione di strumenti che diano al mio posto di lavoro, il Museo della Guerra Bianca Adamellina “Recuperanti in Val Rendena” di Spiazzo, una differente e maggiore visibilità. Nello specifico, partendo dal contesto della comunicazione e relazione culurale e turistica, l’utilizzo di mezzi quali social media, internet, app, ecc. divengono innanzitutto una splendida vetrina per gli enti pubblici o privati interessati alle attività promosse, un collegamento con istituzioni (scuole, alberghi, APT, ecc.) rapido e fluido capace di tenere in una rete ambienti e luoghi tra essi anche distanti, uno spazio per gli utenti dove dirigere le proprie proposte o ancora dove essere contattati per gli ambiti di cui ci si interessa.
La prima attività compiuta è stata quella di “svecchiare” il sito web del Museo: in un mondo come quello delle ICT, dove si possono talvolta individuare cambiamenti anche profondi tra da un trimestre all’altro, la presenza di un sito datato 2007 rendeva l’oggetto in quanto tale al limite dell’obsoleto. Ho proceduto, quindi, alla creazione di una nuova impostazione grafica e una profonda revisione dei contenuti, lavorando in modo particolare sugli interessi mostrati dagli utenti e dalle richieste che spesso venivano poste.
Assieme a questo lavoro ho cercato di spostare l’attenzione anche sui social media, nell’intenzione di cogliere l’attenzione di altre fasce d’età e di soggetti: se il sito è il canale istituzionale prevalentemente utilizzato per cercare informazioni sulla mostra museale, i social permettono di raggiungere, attraverso la loro composizione più friendly, l’utenza diretta, generando da un lato un diretto legame nella comunicazione, dall’altro una risonanza maggiore attraverso la natura ramificata dei social stessi.