Pro Loco in campo per una giornata speciale

25 novembre 2021

 

Ci sono 10 panchine rosse, ma anche la proiezione di un docufilm sulle Lunàdigas, le donne che scelgono di non avere figli, la mostra di illustrazioni correlate a racconti di Gianni Rodari, l’incontro con le istituzioni per approfondire il tema dell’intervento in casi di violenza. Sono tante le iniziative messe in campo dalle Pro Loco trentine per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre): un impegno che non si limita a questa giornata ma che continua nel tempo, e che fa da cartina al tornasole di un sodalizio, quello tra volontariato e attenzione ai diritti civili, che assume sempre più forza, e che testimonia il ruolo che le Pro Loco stanno assumendo dell’alimentare il dibattito critico su temi caldi della nostra società. 

 

Dal sud a nord del Trentino le Pro Loco hanno organizzato per i prossimi giorni incontri ed eventi che vogliono avvicinare un pubblico ampio al tema del rispetto della donna. E forse proprio le Pro Loco, associazioni nate dal basso che sorgono in modo spontaneo tra la popolazione, sono in grado di trovare i modi più diretti e immediati per arrivare con semplicità al cuore della gente. 
Con la poesia e la musica, ad esempio, come ha deciso di fare la Pro Loco di Cles, insieme a Comune e Biblioteca, che questa sera propone Voci di Donne, un viaggio tra donne “che si raccontano e vengono raccontate”. Sempre a Cles, apre domani la mostra Eroine Rodariane, che trasforma i testi del grande scrittore in muse ispiratrici per un racconto in immagini, mentre sabato si parla di esempi di donne che hanno lottato contro i pregiudizi mentre si cammina insieme (4 passi per la parità, ore 9.30, piazza Municipio).

 

Ad Ala, invece, la Pro Loco ha deciso di approcciare la questione da un punto di vista diverso, interrogandosi sulle azioni concrete messe in atto dalle istituzioni per arginare il fenomeno della violenza di genere: lo fa con la serata “Codice Rosso”, domani alle 20.30, alla presenza del Sostituto procuratore Maria Colpani, del sociologo Marco Andolfi e della criminologa Anna Maria Lupi. Una serata di grande valore simbolico, a cui sarà presente anche la consigliere della Federazione Pro Loco Claudia Lenarduzzi.

 

 

Un’intera giornata tra proiezioni, dibattiti, mostre e tavoli di lavoro è poi la proposta della Pro Loco di Malosco, che insieme alle Pro Loco di Fondo e Castelfondo organizza "Lunàdigas.  Le donne che siamo e vogliamo poter essere” (sabato 27 novembre dalle 10 al Palananunia di Fondo), dove insieme ad un vasto parterre di ospiti da associazioni di tutta la regione si cerca di delineare un quadro approfondito e poliedrico della questione di genere

 

 

Ma sono moltissime le Pro Loco che durante tutto il corso dell’anno hanno approntato iniziative di sensibilizzazione su questo tema: come le Pro Loco di Ravina, Faedo, Terlago e Madrano Canzolino, che hanno posato panchine rosse nei rispettivi paesi, o la Pro Loco di Piana del Lomaso, che lo scorso anno ha allestito un albero di Natale con addobbi realizzati dalle donne per ricordare le vittime di violenza. 

 

La sensibilità delle Pro Loco sul tema delle discriminazioni di genere non deve stupire, se si considera che negli ultimi anni si sta assistendo a una sempre maggiore presenza di quote femminili tra le fila delle volontarie Pro Loco ma anche ai vertici delle associazioni: le presidenti donne in Trentino sono infatti passate dalle 49 del 2020 alle 68 del 2021 (+ 4%) e costituiscono il 34% del totale. Molte di loro sono giovani o giovanissime, tra i 25 e i 35 anni. 

Le donne trovano nella Pro Loco un contesto aperto e integrante, dove le loro qualità sono valorizzate: pensiamo solo alla cura nell’allestimento degli eventi, o alla relazione con gli ospiti, o ancora all’organizzazione in cucina. Ma sono molti altri gli ambiti meno stereotipati in cui la presenza femminile risulta preziosa: nelle posizioni apicali ad esempio, dove emergono sempre più doti quali la mediazione, l’ascolto e la gestione del conflitto. Per la prima volta, dal 2020, anche la presidente della Federazione Pro Loco è una donna: Monica Viola, presidente della Pro Loco di Zambana. “E’ importante che tutti diamo attenzione e valore alla figura femminile, a partire dalle donne, e non solo in questo giorno; ma è ancora più importante che tutti ci impegniamo a creare l'educazione al rispetto che è un fondamento che va oltre la sola figura femminile,  e a questo proposito le Pro Loco possono essere luoghi speciali, di esempio ,dove anche le donne possano riconoscersi e trovarvi una parte di realizzazione personale. Ognuna di noi può portare un pezzetto insostituibile e unico alle nostre associazioni e impegnarsi  per creare un futuro migliore, per tutti."

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