La treccia mòchena
Pasta brioche, crema pasticciera e confettura di mirtilli: questa esplosione di sapori arriva dalla Val dei Mòcheni
Uno dei dolci caratteristici del Trentino è la treccia mòchena, originaria della Val dei Mòcheni, da cui appunto deriva il nome. A differenza di molte altre ricette trentine, questo dolce non fa parte della nostra tradizione culinaria da secoli. La treccia mòchena, infatti, è stata sperimentata per la prima volta negli anni Novanta da un panettiere di Canezza, sulla base di un’antica ricetta locale. Nonostante la recente “invenzione”, questo piatto squisito è entrato a gran voce nelle cucine della valle trentina e non solo...
Oggi raccontiamo la versione di Agnese, che è stata la presidente della Pro Loco di Sant’Orsola per molti anni.
Procedimento:
- Prendere 60/70 grammi di farina e sistemarla a fontanella, nel mezzo mettere il lievito e acqua e mescolare finché diventa una pastella morbida e farla lievitare in un posto caldo;
- A parte formare un’altra fontanella con la rimanente farina, aggiungere il sale, lo zucchero sciolto un qualche goccia d’acqua e le uova. Mescolare bene per circa 15 minuti;
- Incorporare al secondo impasto il burro morbido e lavorarlo delicatamente;
- Aggiungere il primo impasto lievitato al secondo e mescolare il tutto per 10 minuti;
- Mettere in una terrina e lasciare lievitare per 5 ore. Impastare nuovamente il tutto e mettere a riposare in frigorifero per tutta la notte. Il giorno dopo l’impasto è pronto;
- Tirare la pasta, formare un rettangolo, tagliare i bordi laterali a striscioline che serviranno per fare l’intreccio; al centro mettere la marmellata, la crema o le mele a vostro piacimento;
- Chiudere i lati unendo le striscioline a destra e a sinistra formando l’intreccio;
- Spennellate con l’uovo e lasciate lievitare la treccia per 30 minuti;
- Infornare a 180° per 30 minuti.