Le frittelle di San Giuseppe

19 marzo 2021

Oggi 19 marzo ricorre la Festa di San Giuseppe, molto sentita nella nostra regione.

Forse l’importanza di questa festività è data anche dal fatto che San Giuseppe è il patrono del Tirolo: la sua festa è stata istituita dall’imperatrice Maria Teresa nel 1772, per poi essere abolita da Roma con la legge del 5 marzo 1977 n.54.

 

Ma la tradizione, l’osservanza del culto cristiano e i valori della famiglia si sono mantenuti in tutta la regione: in Trentino sono molti i paesi che celebrano il Santo durante la ricorrenza. La tradizionale fiera di San Giuseppe che invade le vie del centro storico di Trento ne è un esempio; a Mori, invece, si festeggia questa giornata presso il Santuario di Monte Albano con la “grostolada di San Giuseppe”, che è la più grande distribuzione gratuita di grostoi della zona. Pare che questa ricca offerta della golosa pietanza alla comunità tragga origine dall’antica venerazione degli abitanti di Mori per la Madonna e San Giuseppe, a cui è dedicato il Santuario. Anche ad Arco, nel rione che prende il nome del Santo, avviene la distribuzione dei grostoli, dopo la solenne processione. 

 

In Trentino quindi, il giorno di San Giuseppe si lega ad un dolce tipico come i grostoli: anche nel resto d’Italia, si usa preparare dei dolci particolari proprio per festeggiare questa data. In Toscana, ad esempio, tipiche sono le “frittelle di San Giuseppe”: la loro ricetta ci arriva direttamente dalla Pro Loco Borgo San Lorenzo.

L’origine di questo piatto è molto antica: la ricetta, infatti, veniva già descritta nel XV secolo nel “Libro de Arte Coquinaria”, caposaldo della letteratura gastronomica italiana, redatto dal Maestro Martino da Como.

 

Ma perché questi dolcetti a base di riso sono conosciuti con il nome di “frittelle di San Giuseppe”?

 

Il legame fra il Santo e le frittelle sembra derivare dal mestiere di friggitore e venditore ambulante di frittelle che, secondo la cultura popolare, svolse il padre di Gesù per poter provvedere al sostentamento della famiglia dopo la fuga in Egitto. Tradizionalmente, quindi, per la ricorrenza di San Giuseppe vengono preparate frittelle di riso in grandi quantità, come offerta simbolica al Santo.

 

 

 

Procedimento:

- Mettete il riso in una pentola con acqua e latte, aggiungete la buccia degli agrumi, il sale e mettete sul fuoco. 

- Appena bolle abbassate la fiamma e cuocete finché il riso non si sarà asciugato completamente.

- Togliete la pentola dal fuoco, unite il burro e 50 gr di zucchero, mescolate e fate riposare almeno 4 ore o meglio tutta la notte. 

- Trascorso questo tempo togliete le bucce degli agrumi e lavorate l’impasto con un cucchiaio per ammorbidirlo, unite le uova una alla volta, la farina ed il lievito.

- Amalgamate il tutto e friggete. Una volta che le frittelle saranno dorate, scolatele dall’olio, cospargetele di zucchero semolato e gustatele tiepide.

 

 

Grazie a UNPLI Toscana e Pro Loco Borgo San Lorenzo!

 

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