Il dubbioso

Il dubbioso

Inizi tutte le tue frasi con un “ma e se fosse che…”, il tuo pessimismo concreto fa tornare tutto il gruppo con i piedi per terra.

 

Grazie a te non mancano mai i piani B se qualcosa andasse storto, ma anche i tuoi piani C, D, E sfideranno qualsiasi inconveniente.

 

Restio al cambiamento e spaventato dall’incertezza, c’è solo un modo di fare le cose secondo te. Senza mai uscire dalla zona comfort, vuoi sempre un piano chiaro prima di agire.

 

Il tuo essere riflessivo e indugio è un cuscino morbido per proteggere il gruppo da qualsiasi brusca caduta.

 


 

Ecco il nostro dubbioso Federico!

 

 

Sono Federico, la Pro Loco di Capriana è la mia passione.

Quando mi hanno chiesto di fare il presidente, devo dire la verità, mi sono sentito lusingato e onorato. Come sempre l’ho messa sul ridere (“però dopo fase' come digo mi!”), ma una parte di me un po' tremava.

 

Il mio gruppo mi definisce un rompi... e uno sicuro di sé: se sapessero quanti pensieri si affollano nella mia testa! E quanti dubbi!

 

 

Non se li immaginano neanche, vedendomi come sono sempre: cordiale e scherzoso, quello che fa un sacco di battute (perché rido solo io?) e che chiacchiera a non finire. Trascino tutti in progetti che mi appassionano (e alla fine appassioneranno anche loro, sono sicuro) metto tutti all’opera… insomma, come mi dicono, rompo le scatole fino allo sfinimento.

É vero, ho la mania del controllo, e vorrei che tutto fosse sempre fatto alla perfezione, ma il direttivo e i volontari mi aiutano sempre a fare scelte ben fatte, e quando ho il loro appoggio sento che nessuna impresa è impossibile

 

Poi però, succede che arriva il momento. Quel momento. Quello in cui siamo tutti presissimi prima dell’inizio di un evento, indaffarati tra mille cose da fare, e tutta la sicurezza che fino al giorno prima ostentavo vacilla.

E allora mi ritrovo a girare come una trottola tra la cassa, la cucina e gli stand, tutto agitato, ma convinto di non darlo a vedere. Per fortuna è in quei momenti che i miei volontari si trasformano: non sono più quelli che fanno finta di ridere alle mie battute, o quelli che mi seguono in tutti i miei voli pindarici, ma diventano quelli che mi rassicurano. Mi fanno vedere le cose con più distacco, mi riportano con i piedi a terra.

E cosa vogliamo dire di tutti i piani B,C,D,E... che abbiamo studiato anche grazie ai miei dubbi? E così poi quando l’evento è finito, tutto è andato bene, siamo riusciti a far divertire le persone e vedo le facce stanche ma soddisfatte dei miei volontari… allora sì che inizio anche io a fare festa!