L'entusiasta

L'entusiasta

Allegra e carica, sei sempre pronta a dare il tuo contributo!

 

 

Pronta a saltare nella prossima occasione, la tua energia positiva è coinvolgente e contagiosa.

 

La parola stanchezza non entra nel tuo vocabolario, sei sempre la prima a dare una mano e da te nessuno si sentirà mai dire di no.

 

Intraprendente e aperta a nuove idee, la voglia di fare non ti manca mai.

“La carica delle 101” dovrebbero essere chiamate le mille attività e idee che ti balzano in mente ogni giorno!

 


 

Ecco la nostra entusiasta Graziella! 

 

 

Mi chiamo Graziella, vivo da sei anni sugli Altipiani Cimbri e sono la Segretaria della Pro Loco Nosellari-Oltresommo.

 

Ho imparato in questi anni a gustare la bellezza di questa terra trentina e ogni giorno rinnovo dentro di me il desiderio di farne partecipe tutti coloro che, pur guardando, non sanno vedere. Percepisco che si aprono continuamente intorno a me scenari meravigliosi e grandi opportunità da cogliere al volo, che mi caricano di adrenalina e di una gran voglia di fare.

 

Il mio modo di essere e di pormi nei confronti degli altri diventa spesso contagioso, così capita che le persone che si impegnano in qualche attività che propongo, si mettano all’opera grazie all’empatia che si stabilisce tra noi, per poi far seguire i fatti concreti.

 

Il ruolo di “segretario”, non è facile in quanto debbo dare traduzione pratica a tutti quegli adempimenti previsti dalle norme che via via ci piovono addosso. Ciò potrebbe apparire “noioso”, ed, in effetti, a volte, mi sento un po’ la burocrate della Pro Loco, ma anche in questo ruolo riesco a trovare il bello. Il bello, appunto, consiste nel cogliere l’efficacia di ciò che la norma vuol produrre, e che ritengo, sia sempre il miglioramento della vita dell’associazione.

Ciò mi pone continuamente in discussione, ma in modo giocoso e gioioso. Penso che ogni cosa, ogni accadimento vada preso con la dovuta “leggerezza”, in quanto ciò, pur non impedendo di vedere i lati problematici di ogni questione, nemmeno deve condizionare il rapporto con il mondo.

 

Posso fare un esempio della mia caparbietà e della mia determinazione attraverso un’iniziativa, che nel tempo si è rivelata vincente. Parlo della ripresa della coltivazione del porro, un umile ortaggio, che un tempo veniva coltivato da tutti gli abitanti di Nosellari, la piccolissima frazione di Folgaria.

Il progetto non è stato accolto da subito con grande entusiasmo dai membri della Pro Loco, che amavano anche scherzare sulle sue probabilità di riuscita. Nell’arco, però, di tre anni il porro coltivato a Nosellari si è affermato come “Il Porro di Nosellari”, eccellenza del territorio e richiesto da ristoratori ed albergatori e ha generato una locale “Festa del Porro di Nosellari”, di grande richiamo ed ha acceso i riflettori sull’agricoltura di montagna.

Dietro a questo progetto si possono intravedere importanti finalità a lungo termine che, a prescindere dalla dimensione economica derivata dalla coltivazione del porro in sé, parlano di un turismo sostenibile, di un turismo green e slow. Un turismo che, attraverso l’agricoltura di montagna, valorizza le persone residenti nel nostro territorio, facendole sentire protagoniste degli avvenimenti che accadono: è la volontà e la visione di pensare per gli Altipiani Cimbri ad un turismo diverso che sia rispettoso dell’ambiente e rigenerativo per gli ospiti, fondato essenzialmente su quei valori immateriali di cui, in montagna, siamo particolarmente ricchi.

 

Per tutto ciò mi definisco un po’ “rivoluzionaria”: dove ci sono io non c’è mai molta quiete e ordine, perché spesso vado “contro corrente”. Questa si è rivelata una strategia utile per non abbassare mai la guardia e riuscire a mettersi in gioco attraverso nuove idee e nuove iniziative al servizio della Comunità.

 

Da tutti sono descritta come infaticabile: questo è un tratto del mio essere, ma anche il frutto di un esercizio di volontà nel perseguire gli obiettivi che mi pongo innanzi. Diventa anche un messaggio per chi mi sta intorno. Sono per il “bicchiere mezzo pieno”, che infonde la carica necessaria verso ciò che si vuol raggiungere, anche quando tempi e circostanze sembrano proprio remarti contro.


 

...E la nostra Giulia!

 

 

Io sono Giulia, sono nata in un piccolo paesino in una valle del trentino. C’era poco o niente in quella frazione, la cosa più bella era una festa che veniva organizzata ogni anno in agosto. Mi incuriosiva quel gruppo di persone che la organizzava, erano proprio belli, tutti con la stessa maglietta e sempre sorridenti. Avrò avuto 7 anni quando durante la festa, un uomo grande e grosso ad un tratto mi ha detto “che fat lì con le man en man? Sparecia!” Devo ringraziare lui per tutto ciò che è avvenuto dopo…

 

 

Da quel momento non mi sono più fermata, prima a sparecchiare, poi alla lotteria, alle pulizie, al bar, in cucina, alla cassa… e poi quell’elezione, in cui, senza quasi chiedermi l’opinione, all’unanimità è stato deciso: “sarai tu il nostro Presidente!”

 

Abbiamo organizzato tanti eventi e sagre, ce ne siamo anche inventate di nuove e abbiamo portato avanti tanti progetti sociali e culturali con le altre associazioni e pro loco della valle. Il personaggio che più mi rappresenta è l’ENTUSIASTA. Ogni tanto mi viene qualche idee strana in testa e chiamo qualche amico della pro loco proponendogliela, quasi nella speranza che mi dicano che non si possa fare, perché è folle, un vero e proprio salto nel vuoto. E invece eccoli pronti ad attuarla, e si parte con la segretaria con le mani nei capelli e noi in tuffo verso l’ignoto… siamo sempre atterrati molto bene devo dire, forse merito della passione e del volontariato che portano sempre soddisfazioni meravigliose e sorprendenti. 

 

Ciò che più mi piace? È come mi fa sentire tutto questo: felice. Mi sento parte di una grande famiglia, che mi ha cresciuta, insegnandomi valori importanti che mi fanno essere la persona che sono oggi. Questa mia grande famiglia allargata è la mia casa, il luogo in cui mi sento me stessa e nella quale mi sento di fare la cosa giusta: creare una comunità che possa essere una grande famiglia per tutti.